TERAMO – Fatta eccezione per la pressione iniziale dei primi 20 minuti (che ha fruttato anche un incrocio dei pali con Bombagi) e lo sprazzo del gol di Magnaghi al 76′, il Teramo torna ad avere poca intensità e qualità e perde contro il Picerno (3-1) sul campo-tabù del ‘Viviani’ di Potenza. Si interrompe infatti sullo stesso campo dove era cominciata (con la sconfitta contro il Potenza) la striscia positiva di 5 vittorie tra campionato e Coppa Italia per la formazione di Bruno Tedino che contro la matricola lucana ha paventato diversi limiti sui quali c’è ancora da lavorare. A cominciare dall’intensità del gioco e sui meccanismi della difesa che ha ‘ballato’ troppo e spesso.
Il Teramo ha preso in mano il pallino ma è stato il Picerno a rischiare di sbloccare al 10′ con Pitarresi ma Tomei è superlativo nel negare il gol dell’1-0. L’estremo difensore si ripeterà al 36′ su Santaniello, ma nel mezzo c’è da registrare la traversa centrata da Bombagi (23′) e due conclusioni di Cianci. La svolta, molto contestata dal Teramo, arriva al 40′ quando l’arbitro con grande generosità, assegna un rigore al Picerno per un mani in area di Arrigoni. Trasforma con un tiro centrale Esposito e per il Teramo la ripresa si fa in salita. Nel secondo tempo sul Teramo che deve spigere per risalire la china si abbatte la tegola del raddoppio picernino: al 50′ Santaniello sorprende la difesa biancorossa scoperta e appoggia facile facile per Esposito che chiude la doppietta personale. In cinque minuti Tedino rivoluziona la squadra con tutti i cambi a sua disposizione, dagli ingressi di Florio e Iotti (per Mungo e Tentardini), Magnaghi e Martignago (per Piacentini e Bmbagi) fino a quello di Lasik che sostituisce Ilari: lo schema muta soprattutto in difesa, che passa a 3 con Arrigoni centrale, e in attacco i biancorossi si rinforzano a due punte. In una seconda frazione avara di emozioni, nasce al 76′ il lampo che induce i teramani all’effeimero ottimismo: sul traversone di Costa Ferreira, è Magnaghi a ricevere e a battere con il diagonale il portiere avversario. Il 2-1 genera una immediata sfuriata offensiva del Teramo, senza molto fortuna, ma lo sbilanciamento dei biancorossi nel tentativo di recuperare, mette Santaniello nella condizione di dribblare la retroguardia, portiere compreso, e siglare il 3-1 finale.
PICERNO (3-5-2): 22 Pane, 13 Caidi, 4 Fontana, 6 Bertolo; 24 Melli, 5 Pitarresi (VK), 27 Vrdoljak, 23 Calamai (76′ Fiumara), 25 Guerra; 9 Santaniello, 11 Esposito (76′ Calabrese).
A disp.: 12 Cavagnaro, 2 Soldati, 8 Langone, 10 Kosovan, 14 Ruggieri, 15 Lorenzini, 16 Donnarumma, 17 Nappello, 26 Priola, 29 Montagno.
All.: Giacomarro.
TERAMO (4-3-2-1): 1 Tomei, 29 Cancellotti (VK), 4 Cristini, 26 Piacentini (61′ Magnaghi), 3 Tentardini (55′ Iotti); 7 Costa Ferreira, 8 Arrigoni (K), 20 Ilari (65′ Lasik); 19 Bombagi (61′ Martignago), 11 Mungo (55′ Florio); 24 Cianci.
A disp.: 12 Valentini, 22 Lewandowski, 6 Gega, 14 Minelli, 21 Santoro, 25 Birligea, 28 Viero.
All.: Tedino.
Arbitro: Filippo Giaccaglia di Jesi (AN).
Assistenti: Cleopazzo e Matera di Lecce.
Marcatori: 41′ rig., 50′ Esposito rig. (P), 76′ Magnaghi (T), 82′ Santaniello (P).
Ammoniti: Mungo (T), Vrdoljak (P), Cancellotti (T), Ilari (T), Magnaghi (T).